Sono parole bellissime, toccanti e mi fan tornare indietro nel tempo, come se Romano fosse ancora presente quì in distilleria.
Mi innamorai delle grappe tanti e tanti anni fa,
quando scoprii in Neive, all'impietoso fuoco del suo
alambicco, Romano Levi.
Romano, e lo straordinario compagno di ventura,
Fiore da Marcorino, hanno l'"amore" di ciò che fanno.
Il loro - dal primo all'ultimo gesto della distillazione - è un puro,
tacito, danzato colloquio, con la creatura cui danno vita.
Romano, a nascita avvenuta, affida la creatura, veri morsi di vita,
a concettuose bottiglie cui, ad una ad una, fa dedica ed omaggio,
e dichiarazione, ancora d'amore,
con parole e disegni d'irripetibile poesia.
Luigi Veronelli