Avete mai sentito l'aneddoto della grappa col moschino?
Ne esistono più versioni su web...
Tempo fa ho intervistato Fabrizio, l'Ignaro e, gli ho chiesto di raccontarmela:
"Era un sabato pomeriggio e la giornata volgeva al
termine, quando si udì il campanello, era una cliente ed amica tedesca di
Romano. Appena la vide mi disse di farla entrare dal cancello ma di dirle
subito che non vi erano bottiglie.
Le aprì il cancello e salutò subito il
grappaiolo, dopo qualche minuto gli chiese una bottiglia e lui le ricordò, come
gli aveva riferito l’ignaro, non vi erano bottiglie.
La cliente, si guardò
attorno e ne vide una e puntando il dito esclamò: “E quella?” e Romano glissò dicendole
che non poteva dargliela.
Continuò il siparietto per diversi minuti fino a
quando il grapat si stufò e gli rivelò il vero motivo perché non poteva vendere
la bottiglia: vi era finito dentro un moschino.
Dapprima la cliente sorrise e
poi la volle con o senza moschino; Romano gliela diede ma ad una sola
condizione ovvero che quella grappa era solo per lei e non la doveva dare a
nessun altro.
La signora annuì, Romano strappò un pezzo di carta e vi scrisse sopra:
“Grappa con moschino, suo papà Mario Onorato e sua mamma Maria Onorina”.
Lunedì
mattina ritorna la signora, ma questa volta accompagnata da alcuni suoi amici
che volevano anche loro l’etichetta della grappa col moschino, Romano borbottò,
erano quasi le 11 e lui non voleva più essere disturbato perché noi,
assistenti, dovevamo finire entro mezzogiorno e lasciarlo libero per preparare
il pranzo a Lidia.
Romano si infuriò, era tardi non voleva nessuno e si mise a
saltare come un bambino che fa i capricci perché non riesce ad ottenere quello
che vuole… Fatto sta che la combriccola non voleva defilare ed insistettero
fino a sfinirlo, ottennero le bottiglie, questa volta priva di moschino e sull’etichetta
vi scrisse: “ grappa con moschino invisibile” facendo sorridere così la
compagnia e pregustando l’ora del pranzo…"
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